• LIFEBILITY AWARD


    Innovazione rivolta a problemi sociali e al miglioramento della vivibilità LIFEBILITY AWARD
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  • LB1W_Compost su suolo contaminato

    Progetto presentato da: Michele Grimaldi

    Vincitore nella categoria Energia e Ambiente di uno stage presso ATM

    Guarda subito il VIDEO della PREMIAZIONE dove il vincitore descrive il proprio progetto

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    Il progetto prevede l’utilizzo di compost certificato su suolo contaminato da metalli pesanti, al fine di valutare gli effetti sulla loro stabilizzazione e riduzione ( in modo particolare per quanto riguarda il cromo e l’arsenico). L’impiego del compost è, inoltre, integrato a un’azione di fitorimedio tramite l’utilizzo di piante tolleranti a elevata capacità di fitoestrazione (salice e pioppo) per l’assorbimento della frazione disponibile dei metalli.

    La fitomassa utilizzata può essere sottoposta a trattamenti diversi, quali:

    -          recupero dei metalli dalle matrici vegetali e successivo incenerimento di quest’ultime

    -          istantaneo incenerimento

    -          compostaggio

    Lo scopo è inoltre l’integrazione, da una parte, della stabilizzazione e  riduzione dei metalli attraverso l’utilizzo del compost e da un’altra, la rimozione di una parte della frazione disponibile dei metalli dal suolo attraverso la fitoestrazione e la fitostabilizzazione delle piante, che traggono vantaggio dalla presenza del compost.

    Tra gli scarti organici sottoposti a compostaggio si considera in particolar modo la frazione organica dei rifiuti solidi urbani, detta FORSU. Ovvero rifiuti urbani biodegradabili provenienti da cucine, mense , raccolta differenziata e scarti vegetali provenienti da giardini e parchi.  E’ una metodica a basso impatto ambientale e a basso costo. In tal modo si ritiene di poter contribuire alla risoluzione dell’ annoso problema dello smaltimento dei rifiuti urbani.
    Il fitorimedio è una tecnologia emergente anch’essa a basso impatto ambientale e a costi molto contenuti rispetto alle metodiche tradizionali a elevato impatto ambientale. Il fitorimedio sfrutta la capacità naturale delle piante di assorbire, accumulare e/o degradare gli inquinanti del suolo e delle acque. Consente, inoltre, di migliorare l’immagine paesaggistica del territorio in cui è attuata tale metodologia e di conciliare anche le richieste di conservazione e mantenimento dell’ambiente urbano e peri-urbano da parte dell’opinione pubblica.

     
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